{"id":2549,"date":"2021-11-03T16:00:12","date_gmt":"2021-11-03T16:00:12","guid":{"rendered":"https:\/\/opmdcare.com\/leucoplachia-orale\/"},"modified":"2022-05-14T16:11:31","modified_gmt":"2022-05-14T16:11:31","slug":"leucoplachia-orale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/opmdcare.com\/leucoplachia-orale\/?lang=it","title":{"rendered":"Leucoplachia orale"},"content":{"rendered":"\n

Leucoplachia<\/h2>\n\n

Diverse definizioni sono state proposte per la leucoplachia orale (OL) e questa si \u00e8 continuamente evoluta negli ultimi 40 anni (Tabella 1). La definizione pi\u00f9 recente e ampiamente accettata \u00e8 stata proposta dal WHO Collaborating Centre for Oral Cancer nel 2007 e riconfermata nel 2020. La leucoplachia \u00e8 definita come “Una placca prevalentemente bianca di rischio discutibile avendo escluso (altre) malattie o disturbi noti che non comportano un aumento del rischio di cancro”.\u00a0<\/p>\n\n

Il termine leucoplachia viene utilizzato quando \u00e8 stata esclusa qualsiasi altra condizione della mucosa orale che pu\u00f2 presentarsi come una lesione bianca (ad esempio cheratosi da attrito, lichen planus, nevo bianco spongioso, leucoplachia capelluta ecc.). Per definizione la leucoplachia \u00e8 un’entit\u00e0 clinica, diagnosticata per esclusione e non ha una componente istopatologica specifica.\u00a0<\/p>\n\n

Epidemiologia e fattori di rischio per lo sviluppo della leucoplachia orale<\/a><\/h3>
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Epidemiologia: <\/h4>\n\n